VORREI I COMMENTI VOCALI IN FACEBOOK, ALMENO SI PERCEPIREBBE QUALCOSA DI REALE DELLE PERSONE

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Sarebbe bello se invece di scrivere papiri di lettere e frasi sconclusionate, in Facebook, come in altri social, in risposta ad un qualsiasi post che ci colpisce, sia positivamente che negativamente, si potesse avere la funzione dei commenti vocali. Sarebbe proprio bello, almeno si sentirebbe il tono di voce del cosiddetto “leone da tastiera” o della persona che esprime la sua opinione riguardo ad una determinata tematica. Sarebbe molto più umano e forse non ci sarebbero grandi fraintendimenti.

Invece no, si scrivono grandi elaborati letterari che non hanno né capo né coda, ognuno si sente in diritto e in dovere di interpretare le cose a modo proprio, il più delle volte travisandole, non domandandosi il perché di determinate asserzioni e senza soffermarsi a riflettere sul motivo di certe affermazioni, leggere o pesanti che siano. 

Partono direttamente a dire la loro, il più delle volte facendo interminabili voli pindarici che non portano da nessuna parte o la maggior parte delle volte conducono a non capire l’ironia, la sensibilità, la rabbia, la leggerezza o il dolore che viene celato dietro alle parole di un post. Per non parlare di quelli che pensano che ogni cosa che scrivi sia riferita a loro, ma per questa categoria ci vorrebbe un post a parte.

Tutti sparano a zero farneticando sui propri ideali che nel mondo reale, fondamentalmente, non hanno, ma nei social, protetti da quel maledetto schermo anonimo, diventano paladini di valori campati in aria, che ripeto, nella #vitavera non fanno parte del proprio essere.

Questo preambolo mi serve per raccontarvi quante volte sono stato tacciato di essere troppo diretto nel mio pensiero, di scrivere in maniera troppo istintiva e di non essere molto polically correct nel modo di affrontare alcune argomentazioni.


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Ho una notizia sconcertante da dare, io sono così, nel virtuale e nel reale, quello che penso dico, take me as I am, ovviamente nel limite del rispetto altrui, certo, probabilmente alle svolte sbaglio i modi (è sempre stato un mio grande difetto) ma purtroppo non riesco a portare maschere; ma che non mi si venga a accusare di cattiveria o cinismo quando alcune cose che scrivo sono condivise e apprezzate da molti nel privato, ma nel pubblico “virtuale” vengono affrontate con falsità e finto buonismo.

Il bello però, arriva quando poco dopo aver espresso il mio pensiero e aver letto commenti completamente farneticanti contro le mie idee mi arrivano messaggi privati in cui mi viene scritto: “Sono completamente in accordo con ciò che pensi ma non potevo espormi troppo nei commenti perché è un argomento troppo delicato”.

In questi casi vado letteralmente in bestia, perché non si ha il coraggio delle proprie azioni? Perché se la si pensa allo stesso modo manca la volontà e la forza di palesarlo? Perché è più facile attaccare in pubblico senza argomentare in modo civile e capire il perché e cosa si nasconde dietro a certe affermazioni e invece in privato appoggi in toto le mie idee e se ne vuole discutere amabilmente? Cosa si cerca, il capro espiatorio che dice quello che tutti pensano ma che nessuno ha il coraggio di esternare? Io la chiamo ipocrisia e mancanza di coerenza.


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Purtroppo mi rendo conto che per troppi, la pratica del “ti attacco in pubblico ma ti venero in privato” è un must; è vero anche il contrario, anzi il più delle volte in pubblico ti amano e poi nel reale diventi la loro nemesi, ma anche questo e tutt’altro discorso.

Vorrei che ci fossero i commenti vocali nei social, almeno dal tono di voce delle persone si potrebbe capire molto di come sono realmente, si capirebbe il livello di sensibilità e il bagaglio umano di esperienze ed emozioni che ognuno ha.

Non vi è mai capitato di ricevere un commento e di non capire il tono dello stesso interpretandolo in modo negativo quando di negativo non c’era niente? Ecco, a me succede spesso proprio perchè non sento le sfumature della voce.

Certo non sarebbe la stessa cosa di guardare dritto negli occhi e vedere il linguaggio del corpo, ma sarebbe un buon inizio, quantomeno per sentire le voci da agnellino di tanti leoni.


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