UN'ESTATE AL MARE O UN FILM HORROR?


 

Come ogni anno, in questo periodo, consigli e raccomandazioni per un'estate al top arrivano a profusione da telegiornali, social networks e siti internet, ma, l’estate sembra il periodo dell’anno in cui la gente si sente legittimata a dare il peggio di sé, in primis nell’abbigliamento, nell’igiene personale e nei comportamenti.

Si vedono uomini in canottiera con il classico “maglioncino di pelo” e catenoni d’oro anni ’80, donne con top aderenti che faticano a contenere le 4 pance di cui sono provviste, abbinati a leggins (rigorosamente di colori sgargianti) dai quali si possono contare i buchi della cellulite.

Ogni anno ad iniziare dalla primavera, indipendentemente dall’età, uomini e donne mettono in bella mostra parti del corpo che sarebbe meglio nascondere invece di enfatizzare, per fare un esempio… I PIEDI.

SANDALO O NON SANDALO

Sembra che scoprire questa parte del corpo sia  un must che si ripete ciclicamente ad ogni stagione, ma, sono veramente poche le persone che possono permettersi di esibire le proprie doti “podologiche”. Per poter indossare i sandali (maschili o femminili che siano), bisognerebbe avere dei piedi impeccabili, curati ed esteticamente gradevoli da guardare (a prescindere che, personalmente, trovo l’uomo che li indossa, al limite del ridicolo, poco importa che sia il modello di tendenza dell’estate, ma questo è un mio parere del tutto personale...non vogliatemene).



Non c’è peggior cosa di vedere indossare ad una donna, un incantevole paio di scarpe magari open toe, che fanno uscire dall’apertura frontale, le dita dei piedi dotate di unghie lunghe e poco curate, che neanche lo zampone natalizio arriva a tanto. Altra aberrazione, è quella di vedere alluci valghi o talloni screpolati che danno bella mostra di loro, magari avvolti in un meraviglioso modello di Rene Caovilla (persino la scarpa perde il suo fascino calzata da piedi osceni).



TESSUTO NON TESSUTO

Un altro problema che coinvolge molte persone durante l’estate è la sudorazione eccessiva, quindi, bisognerebbe evitare di vestirsi con colori che fanno risaltare il problema della “pezzatura ascellare” e se il problema persiste, evitare come la peste, tessuti sintetici che al momento in cui vengono a contatto con il sudore potrebbero provocare effluvi nauseabondi. Per evitare il problema di una sudorazione incontrollata, ci sono una moltitudine di tecniche e prodotti che possono aiutare ad attenuare il disturbo tra cui anche il Botox, basta informarsi (oltre che un uso sapiente del sapone).

Ma la parte migliore viene al momento della gita IN SPIAGGIA.



L’ARRIVO IN SPIAGGIA

Solitamente per lei, anticipano il suo arrivo, violente sferzate di profumo fino a quando non la vedi; make up pesante che a fine giornata sortirà l’effetto “occhi da panda”, gioielli luccicanti e zoccoli con tacco che regolarmente toglie prima di affrontare la sabbia rovente.

Per lui, l’arrivo in spiaggia si nota da nuvole di polvere che si alzano ad ogni passo, alzata dalle ciabatte infradito che non toglie, urla sguaiate per salutare il conoscente che vede solo d’estate o per inveire contro i figli che corrono in ogni dove, spinti dall’irrefrenabile energia e maleducazione di cui sono dotati.

Il momento del posizionamento sul lettino avviene in concomitanza con l’arte del mettersi la crema solare. Solitamente olii o unguenti super abbronzanti, che non vengono spruzzati ad una distanza ravvicinata, ma all' aria e regolarmente, il profumo pungente di prodotti dozzinali, invade le narici dei malcapitati vicini di ombrellone.



LA MUSICA

Bisognerebbe usare degli auricolari e non mettere lo smartphone in bella mostra dotato di altoparlante portatile, dal quale anche a distanza di metri si riesce a sentire la cafonata dell’ennesimo tormentone estivo.

AL MOMENTO DEL PRANZO

La spiaggia non è un campeggio, purtroppo si vedono ancora scene di famiglie che estraggono dalla borsa frigo qualsiasi tipo di cibo e beveraggio. Da evitare, se non si vuole o non si può andare al bar/ristorante della spiaggia (in questo caso non in costume ma almeno con una t-shirt o un caftano), eviterei di reinterpretare scene penose viste nei film, con tanto di spaghetti alla carbonara divorati sulla sabbia.



MASSAGGI E ATTIVITA’  DI “TOELETTATURA”

C’è chi in spiaggia si fa toccare da massaggiatori itineranti (cosa ripugnante) e chi si diletta nella spremitura di punti neri o a “spinzettare” sopracciglia e peluria varia perché: "al sole si vede meglio”. Uno spettacolo indecente che è meglio riservare alla privacy del proprio bagno.

TOPLESS E (QUASI NUDISMO)

Una cosa che considero mero esibizionismo; se non si vuole che la sera, con un vestito scollato, si veda il segno del costume, ci sono tecniche molto più eleganti e signorili per poter abbronzarsi nelle zone da esporre.

Per non parlare dei costumi da bagno paragonabili a dei fili interdentali (la maggior pate delle volte indossati da chi dovrebbe solo aggiungere e non togliere) che, dal momento in cui la “signora” di fronte a noi cambia posizione, lasciano ben poco spazio all’immaginazione (in alcuni casi è proprio il caso di non guardare affatto).

Basta così poco per non risultare fuori luogo in molte situazioni ma, evidentemente questo concetto è difficile da metabolizzare.