LA DIGA DELL' ALBIGNA, DOVE HO AVUTO FREDDO FUORI, MA NON DENTRO (DI ME)

Stefano-Zulian-diga-Albigna

Non so se sia normale, ma più cresco (io non invecchio, cresco) più mi piace la montagna, ne sento il richiamo; la sua storia, la cultura e la pace.

Infatti, quando mi è stato proposto di visitare l'interno di una diga alpina, come quella dell' Albigna, in Val Bregaglia. Dopo averci pensato sù qualche minuto, ho accettato più incuriosito che entusiasta.

L'interno di una diga non si vede tutti i giorni, magari pochi si sentirebbero in grado di stare qualche ora al suo interno e a dire la verità, anche io non ero del tutto tranquillo prima di entrarci.


Stefano-Zulian-diga-Albigna

Vai a sapere quale paranoia mi avrebbe colto; la più grande sarebbe stata di sicuro la claustrofobia, in seconda posizione quella del buio e la medaglia di bronzo sarebbe andata alla sensazione di "intrappolamento" che mi avrebbe donato un corridoio con pareti di cemento armato senza via di fuga, se non quella di procedere in avanti o intraprendere la fallimentare retromarcia che sarebbe sopravvenuta nel momento di picco di una o di tutte tre le paranoie che potevano nascere nella mia mente; invece, tutto il contrario.

Il corridoio tra i due muri era abbastanza largo per non sentire la sensazione di "chiuso" l'illuminazione poteva fare invidia a quella di uno stadio di calcio e non c'è stato nessun istinto di fare dietrofront per conquistare la superficie.


Stefano-Zulian-diga-Albigna

Prima di partire ho dato una controllata ai social e al sito Bregaglia Engadin Turismo e documentandomi sulla diga Dell' Albigna, mi sono totalmente convinto, sono partito alla volta della Svizzera senza pensarci troppo e fare conoscenza con quell'immenso muro e le acque del suo lago.

Ovviamente, non ero mai stato all'interno di una diga alpina, le avevo sempre viste da lontano, magari percorrendo i tornanti montani in macchina, ma ho mai avuto l'occasione o l'idea di visitarne l'interno.


Stefano-Zulian-diga-Albigna 11.jpg

Devo dire che è stato affascinante per vari motivi, in primo luogo sapere che all'interno la temperatura è costante tra i 3 e i 5 gradi Celsius, estate o inverno che sia con un'umidità pazzesca per ovvi e palesi motivi, in secondo luogo che ci sono 2 tipologie di dighe, quelle ad arco e quelle a gravità.

Nel primo caso sono costituite da un muro a forma di arco appunto, un semicerchio con la parte convessa rivolta verso l'acqua, mentre quelle a gravità sono formate da uno sbarramento perfettamente perpendicolare che verso il fondo della valle si amplia di diversi metri, allargandosi.

Mi è stato raccontato che il cemento con cui è costruita ha una sua elasticità, infatti,  la pressione esercitata dall'acqua può fare oscillare il muro di ben 3 centimetri e per studiarne gli scostamenti al suo interno sono posizionati dei pendoli che rivelano gli spostamenti della diga stessa.

Certo, la sensazione di essere in mezzo a due dei quattro elementi naturali crea un'atmosfera strana, da una parte milioni di metri cubi d'acqua e dall'altra il vuoto dello strapiombo, ti trovi su un confine artificiale che divide l'acqua e l'aria.

Capirne il funzionamento, la storia e le varie funzioni (come quella di generare energia elettrica) che può avere una piccola (mica tanto, 90 metri di spessore e più di 700 metri di lunghezza con un'altezza di 115 metri) "Muraglia Cinese" che congiunge due montagne mi ha elettrizzato e non poco.


Stefano-Zulian-diga-Albigna

Dopo la visita alla diga e riconquistata la superficie con un'escursione termica di 20 gradi abbiamo camminato lungo i suoi 759 metri per poi inerpicarci lungo il sentiero, ovvero, una piccola scalata, che ci ha condotto fino alla capanna a l'Albigna,  un rifugio con possibilità di pernottamento da cui poter godere della vista del lago e di tutta la Val Bregaglia.

Conoscendomi, trovandomi in un rifugio alpino, potevo non assaggiare le specialità tipiche del luogo come il Rösti di patate, Speck, formaggio e uova che ho mantecato con una badilata di torta alle noci appena sfornata? ovviamente no!

In fondo sono un tipo godereccio, anche se la discesa a pancia piena mi ha dato da fare più che la salita.


Stefano-Zulian-diga-Albigna-capanna-Albigna

Stefano-Zulian-diga-Albigna

Stefano-Zulian-diga-Albigna

Stefano-Zulian-diga-Albigna